Sabato 29 marzo alle 18.30 presso la Libreria Rinascita
I sentimenti che proviamo dinanzi ai paesaggi alpini sono sempre molto intensi a spesso difficili da descrivere. Le due grandi categorie della contemplazione e dell’azione riescono forse a riassumere la maggior parte degli atteggiamenti: c’è chi preferisce “rimanere a distanza” e ammirare il paesaggio, e chi invece vuole esplorare avventurosamente, “avvicinarsi più che si può” e toccare con mano; c’è chi si sente parte della natura camminando lentamente in un bosco e chi invece deve sentirsi minacciato per sentirsi coinvolto nell’ambiente.
Eugenio Pesci presenterà le sue riflessioni sul significato del paesaggio nella cultura umana, con particolare riferimento ai paesaggi originari di acqua e roccia, di mare e montagna. Ci proporrà la sua interpretazione circa il modo contemporaneo di “produrre il paesaggio”, di produrre i significati che attribuiamo alle realtà naturali. Tra i paesaggi originari, i “luoghi elevati” sono sempre stati al centro della riflessione culturale sul complesso rapporto uomo-natura. Nel suo lavoro Pesci ha identificato i momenti cruciali nell’evoluzione della sensibilità estetica per il paesaggio alpino, passando attraverso, il pensiero dei filosofi e le opere degli artisti, sino a considerare gli aspetti più moderni e sportivi del rapporto uomo-montagna.
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