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Trekking Alpi Giulie 2008

Trekking delle Alpi Giulie Occidentali
22 / 26 Agosto 2008

 Difficoltà:  EEA (Escursionisti Esperti con Attrezzatura)
 Mezzo di trasporto:  minibus
 Periodo:  ven. 22 / mar. 26 agosto 2008
 Numero massimo partecipanti:  19
 Numero minimo partecipanti:  13
 Iscrizioni: da ven. 1 agosto a gio. 14 agosto – presso la sede CAI –(orario di apertura sede)

 Costo:  340 € SOCI CAI  –  370 € NON SOCI CAI
 La quota comprende: trasporto A/R con minibus riservato, ½ pensione nei rifugi, assicurazione (N.B. ogni partecipante è invitato a prendere visione della declaratoria assicurativa disponibile in sede)
 La quota non comprende: bevande ed extra nei rifugi, il pranzo dell’ultimo giorno e tutto quello non esplicitamente scritto
 Anticipo:  100  €
 Rimanenza: da versare entro e non oltre mercoledì 20 agosto
 Luogo di partenza:  Piazzale antistante lo Stadio “Del Duca”
 Giorno e orario di partenza:  venerdì 22 agosto, ore 5,00
 Giorno e orario di ritorno:  martedì 26 agosto, ore 22,00 circa
 Attrezzatura obbligatoria:  casco, imbraco, kit da ferrata omologato, guanti
 Equipaggiamento: zaino (40 / 50 lt.), scarpe da trekking (già rodate), giacca a vento, copricapo per il sole e il vento, pantaloni lunghi, pantaloncini,calzettoni, pile, 3 cambi completi e cambio intimo in buste di polietilene chiuse, mantellina parapioggia, frontale o piccola torcia,effetti personali (spazzolino, asciugamano, salviette umidificate, sapone ecc.), occhiali da sole, crema viso/labbra, berretto in lana/pile, borraccia o bottiglia in PET, piccola farmacia personale
 Viveri da corsa:  frutta secca, biscotti, barrette energetiche, integratori…
 Per il rifugio:  sacco-lenzuolo, tessera CAI, sandali o scarpe da riposo e tuta
 Responsabile del trekking:  Marcello Nardoni (3487447517)
 Accompagnatori: Mario Diotallevi (3333406434) Tiziana Ficerai (3285434586) Nino Fusco (3478309626)
                     

NOTA BENE
I responsabili del trekking si riservano di apportare al programma le modifiche ritenute opportune, soprattutto quelle dipendenti dalle condizioni meteorologiche e dai partecipanti.

IMPORTANTE !
Gli accompagnatori insieme al responsabile del trekking, declinano ogni responsabilità per eventuali incidenti che potranno accadere durante il trekking, pur facendo il possibile per evitarli. Inoltre è vivamente consigliato presentarsi con un adeguato allenamento fisico onde evitare situazioni di intralcio al buon andamento del trekking.

CAMBIO COMPLETO DA LASCIARE IN MINIBUS
Mettere il tutto dentro una borsa contrassegnata dal proprio nome, cognome, indirizzo e telefono.

AVVERTENZA:
L’iscrizione è ritenuta valida solo dietro il pagamento dell’anticipo di 100 €.

 

ALPI GIULIE OCCIDENTALI

Le ALPI GIULIE si estendono in territorio italiano e in parte in quello sloveno. Possiamo pertanto dividerle in Occidentali (le prime) e Orientali le altre. Le italiane, che rispetto alle slovene sono più ripide e inaccessibili, si innalzano nell’area posta tra il corso del fiume Fella (affluente del Tagliamento) e quello dell’Alto Isonzo. Sono caratterizzate dall’imponenza delle pareti calcareo – dolomitiche e dalla selvaggia natura del territorio sul quale sorgono. Quest’ultimo è ricco di varietà morfologiche, fluviali, glaciali e carsiche. Alle poderose pareti giulie si succedono sommità cosparse di cenge erbose alternate a balze rocciose compatte o, al contrario, addirittura friabili. Le cime principali superano i 2500 metri, non oltrepassandone mai i 2800. Quattro elevazioni, con le selve di vette che le circondano e che rappresentano altrettanti Gruppi, troneggiano nelle Giulie Occidentali: il Mangart (2.668 m.) , il Jof Fuart (2.666 m.) , il Jof di Montasio (2.753 m.) e il Canin (2.587 m.). Su queste montagne, dove tracce di storia e di guerra sono disseminate ovunque,  si sono scritte grandi pagine di alpinismo.

Non si può parlare di Alpi Giulie senza parlare di Julius Kugy (1858-1944)il più grande conoscitore e cantore di queste stupende e amate montagne . Con le sue parole , più che con le sue imprese, questo grandissimo personaggio , poeta , scrittore e alpinista ha trasmesso a noi tutto il suo amore e tutta la sua sensibilità profonda per questi paesaggi maestosi , selvaggi e silenziosi.

     Proprio quest’ anno si festeggia il 150° anniversario della sua  nascita (Gorizia 19 luglio
     1858) con numerose iniziative.

  “Non cercate nel monte un’impalcatura per arrampicare, cercate la sua anima.”
          Julius Kugy

PROGRAMMA

Ven. 22.08.08 Da Sella Nevea (mt. 1175) al Rifugio Guido Corsi (1874 mt.) –
 sentiero CAI 625 – per casera Cregnedul, il Passo degli Scalini, la base dell’Ago di Villaco
   (847 mt. in salita 148 in discesa  2,45 / 3,00 ore)

Sab. 23.08.08 Dal Rif. G. Corsi (mt 1874) allo Jof Fuart (mt. 2666) per il sentiero attrezzato Anita Goitan (forc. di Riofreddo , forc. tra L’Innominata e al torre della Madre dei Camosci –  Jof Fuart –  Forc. Lavinal dell’Orso). Ritorno al Rif. Corsi.
   (dislivello   m 1000 circa   7, 30 / 8,00 ore )

Dom. 24.08.08 Dal Rif. Corsi (mt.1874) per il sentiero attrezzato Ceria Merlone (cima della Puartate, Forcella Cregnedul, Punta Plagnis, Forca de la  Val, Modeon del Buinz, Forca de Lis Sieris, cima di Terrarossa) ai   Piani di Montasio(1502 mt) poi Sella Nevea Rif. Div, Julia (mt. 1162)  con  minibus.
   (dislivello  m 1000 circa 7 ore)

Lun. 25.08.08 Dal Rif. Div. Julia con minibus ai piani di Montasio (1502 mt.) salita allo Jof di Montasio (mt. 2753) per la Scala di Pipan. Ritorno al Rif. Div. Julia.
   (dislivello1250 mt., via ferrata 500 mt.,7 ore di cui 2 per la ferrata)

Mar. 26.08.08 Riposo dei “sopravvissuti” con giro turistico in zona.

IMPORTANTE:
Le due salite allo Jof Fuart (compreso il sentiero Anita Goitan) e  allo Jof di Montasio  possono essere effettuate portando sulle spalle uno zaino alleggerito (contenente cioè lo stretto indispensabile per l’escursione giornaliera) in quanto è previsto il ritorno al rifugio di partenza.

Numeri dei rifugi
Rif. Guido Corsi  0428 68113
Rif. Div. Julia   0433 54014

IL SENTIERO ATTEZZATO “ANITA GOITAN”

Alla Forcella del Lavinal dell’Orso vi è il termine orientale del Sentiero alpinistico “Ceria Merlone”, che ha la sua logica continuazione nel sentiero attrezzato “Anita Goitan”, inaugurato il 23/09/1973. Esso si svolge lungo versanti e passaggi poco noti, per buona parte lungo quella Cengia degli Dei che gira attorno al nodo centrale del gruppo del Jof Fuart, chiamato da Kugy la “Via Eterna”.
Il sentiero porta in ambienti suggestivi ed ha uno sviluppo interessante e vario. Il suo pregio maggiore è quello di consentire l’accesso a vie finora trascurate (Castrein, Madre dei camosci, Cima Riofreddo) e permettere una bella variante di salita o dicsesa dal Jof Fuart.

IL SENTIERO ALPINISTICO “CERIA – MERLONE”

Spettacolare percorso d’alta quota, costituisce uno dei più notevoli itinerari dell’arco alpino, svolgendosi sempre oltre i duemila metri, tra creste e forcelle di due importanti gruppi montuosi. Oltre ad offrire una varietà di scorci e panorami, il sentiero consente di raggiungere luoghi finora difficilmente accessibili e poco conosciuti dalla maggior parte degli alpinisti. La sua caratteristica più significativa è quella di svilupparsi interamente lungo cenge e passaggi adattati ed usati dagli alnini durante la Grande Guerra. Sono tuttora visibili i  resti delle posizioni e gli stessi manufatti che agevolavano gli spostamenti lungo la linea di cresta di fronte alla quale erano attestati gli austriaci (Jof Fuart).
All’osservatore attento le caverne, le baracche in sfacelo, i parapetti, le feritoie sono eloquenti testimonianze della dura esistenza condotta per due anni su questo alto crinale.
Nel disporre le assicurazioni gli autori del sentiero hanno cercato di collocare i cavi nei tratti allora già attrezzati, usando per quanto possibile gli stessi solidi (speriamo) ancoraggi ancora esistenti.
I lavori di ripristino sono stati eseguiti nell’agosto 1971 dagli Alpini del battaglione “Cividale”.

CIME TOCCATE DAL TREKKING

Jof Fuar        (mt. 2666)   terza cima del gruppo delle Alpi Giulie
Jof di Montasio (mt. 2753) seconda cima del gruppo