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Comunicato stampa del Presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini

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Cervo2Il rilascio di alcuni esemplari di Cervo nel versante umbro del Parco, avvenuto la scorsa settimana, ha alimentato dubbi che è bene chiarire sin da ora. E’, infatti, inutile nascondersi dietro a un dito: la presenza del Cervo porterà un ulteriore impegno gestionale da parte del Parco e potrà creare nuove problematiche; ma è altrettanto vero che questa nobile specie arricchirà, con la sua presenza, il patrimonio naturalistico del territorio dei Sibillini.

In Italia, una delle voci più autorevoli in materia di gestione di ungulati è proprio quella del direttore del Parco, Franco Perco, a cui affidiamo, in queste poche righe, una risposta a quanti hanno paventato danni e problemi imminenti per le popolazioni locali: “I monti Sibillini sono, in Italia, una delle 24 aree di eccellenza naturalistica; e per questo sono un Parco Nazionale. E qui gli ambienti naturali e selvatici davvero non sono pochi. Definirlo quale zona antropizzata significa ignorarne i pregi e le qualità: davvero si pensa che migliaia di turisti visitino questo Parco per trascorrere il loro tempo libero in un ambito artefatto, privo di fascino naturale? La presenza significativa del Lupo – prosegue il direttore – sembra decisiva per descrivere l’importanza di questa area protetta. In questo contesto, la reintroduzione del Cervo accresce la naturalità  dell’ambito. Il Cervo c’era anche in tempi recenti. E può, grazie ad un progetto europeo, ritornare ad essere apprezzato da escursionisti e semplici visitatori come abbiamo già fatto. Creerà problemi? Li risolveremo e non sarà difficile.”.
Perco, infine, evidenzia gli aspetti positivi del progetto di reintroduzione del Cervo nei Sibillini: “il Cervo è una grande risorsa, d’immagine e di “selvaticità”. Che non c’entra, per nulla, con la “Wilderness”, la Natura incontaminata, dato che i Sibillini devono trovare un nuovo equilibrio fra naturale e umano. Pecore ma anche Cervi: questa è la ricetta. Per i residenti e per chi ha a cuore la Natura e vuole vederla conservata.”.