FRANCESCO SALADINI E MAURIZIO CALIBANI, PILLOLE DI STORIA DEL CAI DI ASCOLI NEL NOVECENTO
Montagna, ma non solo. L’incontro con Francesco Saladini, avvocato, classe 1933 e Maurizio Calibani, insegnante in pensione, classe 1937, tra i pionieri dell’alpinismo ascolano moderno, si pone in continuità ideale col racconto di Dario Nanni, nel solco della storia della sezione CAI ascolana. Questa volta, per narrarne mutamenti, lacerazioni e ricomposizioni che ne svelano, almeno in parte, l’identità odierna, radicata in un consapevole impegno ambientalista e sociale. Francesco e Maurizio sono stati difatti tra i protagonisti della scissione del Gruppo Alpinisti Piceni da un CAI ascolano ancora impaludato in un alpinismo di rappresentanza, in cui infine riconfluiranno con i loro compagni, per cambiarne radicalmente contenuti e metodi anche grazie ad una fertile ‘contaminazione’ con l’ambiente dell’alpinismo romano. Seguirà nei decenni successivi la stagione delle lotte ambientaliste contro gli scempi ambientali e per la costituzione del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.