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Lagricoltura amica della biodiversità

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articlesNuove opportunità economiche per le aziende agricole nell’area dei Sibillini grazie ad un accordo agroambientale che l’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini promuove con la Regione Marche, insieme alle Associazioni agricole e al WWF Italia.

Lunedì 4 aprile a San Ginesio, ore 20.30 presso l’Auditorium Sant’Agostino, e mercoledì 6 aprile a Pievebovigliana, ore 20.30 presso la sala consigliare del Comune, si svolgeranno i primi due incontri con le aziende agricole dei Comuni di San Ginesio, Cessapalombo, Fiastra e Pievebovigliana, interessate a partecipare all’accordo agroambientale promosso dall’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini e dalla Regione Marche.
Si tratta di una importante nuova opportunità economica per le aziende agricole che ricadono o sono limitrofe all’area del Parco e alla Zona di Protezione Speciale identificata dalla rete Natura 2000 dell’Unione Europea. La Politica Agricola Comune dell’Unione Europea attribuisce infatti una notevole importanza al ruolo dell’agricoltura per la conservazione della biodiversità prevedendo per questo quote di finanziamento sempre maggiori, aumentate anche con la recente revisione di medio termine. Per la Regione Marche si tratta di oltre 8 milioni di euro destinate alle aziende agricole che ricadono all’interno dei siti Natura 2000 o nelle loro immediate vicinanze. Lo strumento che la Regione Marche ha identificato, attraverso un lavoro congiunto degli Assessorati regionali ambiente ed agricoltura, per utilizzare con maggiore efficacia ed efficienza queste risorse finanziarie destinate ad interventi in agricoltura per la conservazione della biodiversità è proprio l’accordo agroambientale d’area. Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ha aderito all’iniziativa della Regione promuovendo un accordo agroambientale che in questa prima fase sperimentale interessa il territorio di quattro Comuni della Provincia di Macerata (San Ginesio, Cessapalombo, Fiastra e Pievebovigliana).  L’accordo promosso dal Parco coinvolge direttamente le Associazioni agricole (Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Cia)  e si avvale della collaborazione del WWF Italia. Dal mese di febbraio è stato per questo attivato con le Associazioni agricole e il WWF Italia un “tavolo verde” presso l’Ente Parco per il coordinamento e la promozione dell’accordo agroambientale d’area, un tavolo di lavoro che il Parco vorrebbe rendere permanente allo scopo di valorizzare l’agricoltura nell’area protetta anche con altre iniziative e progetti rivolti alle aziende agricole. I due incontri della prossima settimana, organizzati con la diretta collaborazione delle Associazioni agricole e dei Comuni, saranno una prima occasione per presentare le azioni ammesse al finanziamento, i tempi e le modalità per la presentazione dei progetti per gli interventi previsti nell’accordo agroambientale e per un confronto diretto con tutte le aziende agricole del territorio interessate a cogliere queste nuove opportunità di finanziamento legate allo sviluppo di un’agricoltura amica dell’ambiente.