Vai al contenuto

Itinerario MTB 7

Distanza: 20.5 km

Altitudine: 820 – 1250 m

Dislivello in salita: 853 m

Dislivello in discesa: 853 m

Tempo totale necessario: 3.50/4 ore

Difficoltà:
fino a Prato Comune il percorso è abbastanza agevole con salite lunghe
e mai troppo ripide. Da Prato Comune lo sterrato di circa 1 km in
discesa è consigliabile percorrerlo a piedi in quanto molto rovinato
dalle acque piovane. Il ritorno da Piedilama è facile su strada
asfaltata con l’ultima discesa dal Galluccio su piacevole e semplice
strada brecciata

missing image file

Rigo – Passo di Galluccio – Prato Comune –

Piedilama – Pretare – Passo di Galluccio –

Rigo

Accesso

Da Ascoli Piceno 32.5 km

Tipo di strada

Brecciata
da Rigo al Galluccio e su sterrato sino a Prato Comune. Su sentiero per
circa 1 km e poi nuovamente brecciata sino a Piedilama. La strada è
asfaltata da Piedilama al Passo di Galluccio. Dal Passo si riprende la
strada brecciata verso Rigo.

Commento

Escursione
a ridosso del Parco Nazionale dei Sibillini con bella salita, a tratti
nel bosco, da Rigo al Passo di Galluccio. Qui inzia uno sterrato di
cresta molto panoramico con alle spalle l’imponente parete sud-est del
Monte Vettore che si segue pedalando verso Prato Comune, con bella
vista sulle creste del Parco Nazionale della Laga e del Monte Ceresa.

La
salita da Piedilama, pur essendo su strada asfaltata, è sempre
remunerativa e il traffico, essendo una strada di montagna, non è mai
intenso. La discesa dal Passo del Galluccio sino a Rigo si effettua
lungo l’itinerario di salita.

Descrizione

Si
parte dalla frazione di Rigo nel comune di Montegallo dove si può
lasciare la macchina nelle vicinanze della chiesa. Si percorre un breve
tratto in salita su strada asfaltata sino ad incontrare la strada
brecciata che sale e costeggia inizialmente il Torrente Fluvione.

La
salita è con pendenza costante e, dopo aver superato alcuni protoni,
entra nel bosco sino alla parte terminale dove si ricongiunge alla
strada asfaltata che proviene da Balzo di Montegallo. All’incrocio si
gira a sinistra e si continua a salire sino a raggiungere dopo pochi
tornanti al Passo del Galluccio. Arrivati al Passo si volta a sinistra
per la strada inizialmente brecciata che costeggia una cabina
elettrica.

Dopo un breve ma ripido
strappo in salita, la pendenza dello sterrato diviene più lieve e dopo
circa 1.4 km dal Passo si raggiunge il punto più elevato
dell’escursione. Iniziata la discesa, dopo circa 300 m si può
proseguire diritti o prendere una breve scorciatoia sulla sinistra che
permette di riprendere il tratturo principale visibile poco più in
basso. Ripreso lo sterrato principale, si prosegue in leggero
falsopiano per alcune centinaia di metri per poi riprendere nuovamente
a salire.

Giunti a Prato Comune si
volta a destra per scendere verso Piedilama. Lo sterrato inizialmente
poco visibile, diviene sentiero e passa nelle vicinanze di un primo
fontanile che si oltrepassa. Il sentiero è difficilmente percorribile
in bici perché molto rovinato dalle acque piovane che hanno scavato
profondi solchi. In circa 30 minuti a piedi, dopo aver attraversato il
fosso La Valle, si giunge ad un secondo fontanile dove inizia la strada
brecciata che continua a scendere.Si attraversa nuovamente il fosso,
lasciandocelo sulla sinistra e si sale per poche decine di metri per
poi nuovamente scendere per ripidi tornanti sino alla frazione di
Piedilama.

Arrivati in paese si imbocca
la strada asfaltata a destra che sale verso Pretare e verso il Passo
del Galluccio seguendo le indicazioni stradali per Montegallo.

Dal Passo del Galluccio si riprende la strada brecciata che in circa 3.5 km ci riporta al punto di partenza.

La chiesa di S. Maria in Lapide

La
chiesa di Santa Maria in Lapide è tra le più antiche chiese poste fuori
dalle mura ascolane insieme a quella di Santa Maria in Pantano,
costruita alle falde del monte Vettore; essa sorgeva su un luogo di
transito che aveva già un’importanza consolidata. In epoca alto
medievale appartenne ad un insediamento monastico e venne amministrata
almeno fino al XIII secolo in forma di prepositura.

Nel
1580 la chiesa di Santa Maria in Lapide aveva quattro campane con le
quali si dava l’avviso della presenza dei banditi; sotto di sé aveva le
ville di Rigo, Fonditore, Forca, Corbara, Collicelli, Balzetto, Balzo,
Valleorsara, Costantini e la terra di Monte Gallo. Nel 1580 la
parrocchia contava 214 famiglie.

La chiesa
attuale, che ha subito significativi lavori di restauro ed è stata
inaugurata dopo una lunga chiusura nel 2000, consiste in quello che
all’origine era il capocroce di una chiesa di notevoli dimensioni.
Infatti, l’antica chiesa aveva una pianta a croce commissa, detta a
Tau, con una navata unica conclusa dal transetto sormontato da una
cupola. A causa di problemi statici la navata antica fu soggetta a
gravi dissesti e venne demolita; un successivo tentativo di
riedificazione presentò le stesse problematiche nelle fondazioni,
cosicché la chiesa fu ridimensionata.

Fu
demolita la navata pericolante e il transetto divenne il corpo
principale dell’edificio, modificando così anche l’orientamento
originale dell’edificio.

La struttura che oggi
possiamo osservare ha, secondo l’analisi fornita da Furio Cappelli,
componenti posteriori alla seconda metà del XV secolo. L’innesto
dell’antica navata è visibile nell’arco trionfale tamponato sul lato
destro della chiesa attuale. Sempre sul lato destro, mediante una scala
autoportante si accede alla casa del parroco realizzata negli spazi
della torre antica.

Internamente, sul fondo
sono state collocate in seguito agli ultimi restauri il rosone e due
monofore utilizzate a mo’ di nicchia, mentre il portale antico attende
ancora di essere risistemato.

missing image file
missing image file

In alto: S. Maria in Lapide, sullo sfondo il Vettore

In basso: la strada tra il Galluccio e Prato Comune

A destra: il Vettore dalla strada