Deserti verticali: Uomini, montagne e preistoria
Il deserto non è solo sabbia e silenzio, è anche la culla di popoli e di culture che hanno dato vita, più di 10.000 anni fa, alla più stupefacente forma di linguaggio: l’arte rupestre. In quella fascia geografica che va dal Sahara al Medio Oriente, vivace crocevia di genti, le montagne hanno svolto un ruolo di primo piano. Luoghi che in passato erano ricchi di fauna selvatica, con fiumi, sorgenti e cavità rocciose dove i primi pastori hanno trovato riparo, oggi rivelano tutta l’emozionante epopea che ha dato origine alla nostra civiltà.
Mario Verin, fotografo e membro Accademico del C.A.I., e Giulia Castelli, giornalista, hanno viaggiato a lungo nel Sahara e nel Medio Oriente. Nei loro libri e nelle immagini di uno dei migliori fotografi italiani di montagne e di deserti rivivono le emozioni di viaggi avventurosi, le storie di incontri e di scoperte attraverso montagne sconosciute, paesaggi inesplorati e archeologia. Negli anni ’80 sono stati i primi a divulgare la bellezza dei monti di Ram in Giordania, narrata nel volume “Wadi Ram”. Nel 1996, inviati dalla rivista Airone in Libia, ancora sotto embargo, hanno seguito i lavori della missione archeologica italiana diretta da Fabrizio Mori. Da allora, conducono un’esplorazione sistematica del Sahara libico e hanno ritrovato gli antichi sentieri dei nomadi, pubblicati nel volume “Libia, l’arte del deserto”. Hanno curato per la rivista Alp la monografia dedicata alle montagne del Sahara Centrale. Collaborano con Il Venerdì di Repubblica e con Geo, Meridiani, Tutto Turismo e Alp.
Per saperne di più: www.marioverin.it