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Incontri d’Autunno 2009

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Dove finisce la terra

foto-calibaniIn Dove finisce la terra “il Calibba” ci racconta di una esplorazione che attraversa la terra di Puglia, gli strapiombi sul mare e, naturalmente, se stesso.  In compagnia del Team E9, tra terra e mare, dove la costa del Salento disegna il tacco dello stivale, le inesplorate pareti marine diventano una dimensione infinita, aperta alla ricerca della propria linea di salita e di un contatto totale con le proprie emozioni.

Classe ’74, il “Calibba” comincia ad arrampicare con (all’epoca più noto) padre Maurizio, ma viene battezzato all’arrampicata sportiva da Stefano Romanucci nella falesia di Rosara, nel 1989.  Da allora, non ha più smesso di scalare.  Dopo una brillante carriera agonistica, culminata con la vittoria della Coppa Italia nel 1997, i suoi interessi sterzano bruscamente dalle pareti di calcare (dove ha realizzato decine di “8” a vista e un probabile 8c+) ai massi di arenaria di Meschia: un bosco di castagni diventa in breve un sito internazionale di bouldering, una disciplina basata su gestualità nuove che travalicano ogni schema tradizionale, per diventare puro movimento creativo.  Più o meno, lo stesso impulso lo guida anche alla creazione di E9, che oggi è un affermato marchio di abbigliamento sportivo.  Inventa e libera passaggi “impossibili” sui massi (tra cui il celeberrimo Tonino 78, probabilmente il primo 8c+ del pianeta) e nel 2001 vince il primo Campionato del Mondo di bouldering.  Non disdegna di incrociare i generi, aprendo con dadi e friend salite come Is not always Pasqua, una orripilante fessura di 8b+ a Interprete.  Da ultimo, si diletta ad arrampicare slegato sul mare.