Vai al contenuto

Incontri d’Autunno 2009

foto-battimelli

Per aspera et astra: quando i fisici vanno in montagna

foto-battimelliPassione per l’alpinismo e vocazione per la ricerca scientifica (per la fisica, sembra, in modo particolare) abitano molto spesso nella stessa persona, con una frequenza che invita ad interrogarsi sui possibili motivi di questa doppia identità. Alcuni lumi al riguardo vengono dalle fasi iniziali della storia dell’alpinismo, strettamente legata agli sviluppi delle scienze sperimentali.  In tempi più recenti questo antico legame si è dissolto, e occorre guardare in altre direzioni per spiegare il fenomeno.  Si può provare a seguire un filo conduttore nell’esame di quelle che sembrano le caratteristiche che accomunano le modalità della pratica alpinistica e le regole della ricerca scientifica.

Fisico e storico della fisica all’Università di Roma “La Sapienza”, Gianni Battimelli si occupa, tra le altre cose, di storia della fisica italiana del Novecento e dei suoi personaggi di riferimento (Fermi, Amaldi, Segrè, …).
E’ anche un indagatore curioso della dedizione alla montagna di molti fisici celebri, a cui ha dedicato la mostra “Fisici e Alpinismo”.  Nemmeno dirlo, è egli stesso un impenitente alpinista e istruttore della scuola “Paolo Consiglio” del CAI di Roma, e ha scalato in mezzo mondo, dal granito americano al calcare di casa nostra, con una particolare predilezione per le pareti esposte a sud.