Cari Soci,
quest’anno affidiamo i nostri Auguri ad una poesia (con la traduzione sotto, niente paura), celebre negli anni 70 fra i Figli dei Fiori. Che la conosciate o no, contiene buone dritte per vivere meglio, con se stessi e con gli altri.
Perchè, alla fine della fiera, il CAI è soltanto un modo come tanti di fare comunità, col pur nobile “pretesto” della montagna: come in tutte le comunità, si buttano nel mucchio passioni esperienze e conoscenze, si fanno progetti, si discute, si litiga e si scherza, si fatica e, alla fine, ci si rilassa (in genere con le gambe sotto a un tavolo), assieme. Una vera comunità, in cui le persone si incontrano dal vivo e non su Facebook, escono col sole o sotto l’acqua e non soltanto per un aperitivo. E così imparano a conoscersi, a sopportarsi, a rispettarsi e sostenersi a vicenda. In breve, a convivere intorno a quello che costruiscono assieme, giorno dopo giorno.
Scusate se è poco.
DESIDERATA, Max Ehrmann 1927
Go placidly amid the noise and haste,
and remember what peace there may be in silence.
As far as possible, without surrender,
be on good terms with all persons.
Speak your truth quietly and clearly;
and listen to others,
even the dull and the ignorant,
they too have their story.
Avoid loud and aggressive persons,
they are vexations to the spirit.
If you compare yourself with others,
you may become vain or bitter;
for always there will be greater and lesser persons than yourself.
Enjoy your achievements as well as your plans.
Keep interested in your own career,
however humble,
it is a real possession in the changing fortunes of time.
Exercise caution in your business affairs;
for the world is full of trickery.
But let this not blind you to what virtue there is,
many persons strive for high ideals,
and everywhere life is full of heroism.
Be yourself.
Especially,
do not feign affection.
Neither be cynical about love,
for in the face of all aridity and disenchantment
it is as perennial as the grass.
Take kindly the counsel of the years,
gracefully surrendering the things of youth.
Nurture strength of spirit to shield you in sudden misfortune.
But do not distress yourself with dark imaginings.
Many fears are born of fatigue and loneliness.
Beyond a wholesome discipline,
be gentle with yourself.
You are a child of the universe,
no less than the trees and the stars;
you have a right to be here.
And whether or not it is clear to you,
no doubt the universe is unfolding as it should.
Therefore be at peace with God,
whatever you conceive Him to be,
and whatever your labors and aspirations,
in the noisy confusion of life keep peace with your soul.
With all its sham,
drudgery, and broken dreams,
it is still a beautiful world.
Be cheerful.
Strive to be happy.
*** Va’ serenamente in mezzo al rumore e alla fretta,
e ricorda quale pace ci può essere nel silenzio.
Finché è possibile, senza cedimenti,
conserva i buoni rapporti con tutti.
Dì la tua verità con calma e chiarezza,
e ascolta gli altri, anche il noioso e l’ignorante,
anch’essi hanno una loro storia da raccontare.
Evita le persone rumorose e aggressive,
esse sono un tormento per lo spirito.
Se ti paragoni agli altri,
puoi diventare vanitoso o aspro,
perché sempre ci saranno persone superiori ed inferiori a te.
Rallegrati dei tuoi successi come dei tuoi progetti.
Mantieniti interessato alla tua professione,
per quanto umile è un vero patrimonio nelle fortune mutevoli del tempo.
Sii prudente nei tuoi affari,
poiché il mondo è pieno di inganno.
Ma questo non ti renda cieco su quanto c’è di virtuoso,
molte persone lottano per alti ideali, e dovunque la vita è piena di eroismo.
Sii te stesso.
Specialmente non fingere negli affetti.
E non essere cinico riguardo all’amore,
perché a dispetto di ogni aridità e disillusione
esso è perenne come l’erba.
Accetta serenamente l’insegnamento degli anni,
abbandonando con grazia le cose della giovinezza.
Coltiva la forza d’animo per difenderti dall’improvvisa sfortuna.
Ma non angosciarti con fantasie oscure.
Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.
Al di là di una sana disciplina,
sii delicato con te stesso.
Tu sei un figlio dell’universo,
non meno degli alberi e delle stelle;
tu hai diritto ad essere qui.
E che ti sia chiaro o no,
senza dubbio l’universo va schiudendosi come dovrebbe.
Perciò sta’ in pace con Dio,
comunque tu Lo concepisca,
e qualunque siano i tuoi affanni e le tue aspirazioni,
nella rumorosa confusione della vita conserva la pace con la tua anima.
Nonostante tutta la sua falsità,
il lavoro ingrato ed i sogni infranti,
questo è ancora un mondo meraviglioso.
Sii allegro.
Sforzati di essere felice.